Spiaggia del Bue Gioiosa Marea – Recensione e Opinioni

Posizionata tra Patti e Gioiosa Marea, la spiaggia del Bue di Gioiosa Marea si distende subito dopo il roccione granitico di Capo Calavà. Difficoltosa da raggiungere se si decide di venire in auto, la spiaggia è caratterizzata da una falesia in cui la tradizione popolare da sempre ha individuato le forme di un bue sdraiato, da questo deriva il nome singolare di questa spiaggia dalla bellezza selvaggia ma terribilmente affascinante. In questo posto incantevole costituito si possono ammirare delle bellissime grotte marine insabbiate, dalla vista particolarmente suggestiva.

L’acqua è cristallina e limpida, di un azzurro intenso e di fronte alla spiaggia si stagliano un paio di scogli affioranti visibili, mentre verso ponente si può ammirare la splendida vista di Capo Calavà, che regala colori caldi e accesi e strapiombi imponenti. La sabbia è fine e morbida, a tratti bianca e grigia, e crea un forte contrasto con la parete rocciosa che sembra sbucare dalla terra maestosa.

La spiaggia del Bue di Gioiosa Marea è raggiungibile arrivando da Patti, se si giunge da Messina, proseguendo sulla statale 113. Poi bisogna lasciare l’auto e, prima di raggiungere la galleria artificiale forata, occorre cominciare una discesa con una scalinata in mattoni ormai quasi tutti scheggiati o franati a valle. Si può raggiungere la spiaggia anche con un natante, soluzione forse più consigliabile dell’auto.

La spiaggia non offre servizi ma è comunque molto frequentata soprattutto dai giovani che non hanno paura di inoltrarsi sulla discesa. Frequenti sono anche le escursioni a nuoto fino alla spiaggia provenendo da Capo Calavà e doppiando il capo stesso. Lo spettacolo è fantastico e regala emozioni indescrivibili.

Gioiosa è una cittadina sulla costa settentrionale della Sicilia denominata Saracena. Qui infatti si trovano delle torre saracene che servivano per annunciare agli abitanti dei paesi l’arrivo dei turchi. Vicino Gioiosa si possono ammirare 3 torri, quella di Gliaca, detta delle Ciavole, quella di Piraino e quella di Brolo.

 

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Spiaggia delle Punte di Filicudi – Recensione e Opinioni

Filicudi è la penultima delle sette isole che vanno a comporre l’arcipelago delle Eolie, immerse nel Mar Tirreno a nord della Sicilia. Come tutte le altre formazioni, anche questa è di natura vulcanica e si estende per 9,5 chilometri. A caratterizzare quest’isola, dal punto di vista naturalistico, poi, ci sono le molte grotte, tra le quali la più famosa è la Grotta del Bue Marino, gli scogli di natura eruttiva, che sorgono dal mare come se fossero dei faraglioni, e le coste che, in alcuni casi, si presentano a strapiombo nel mare, mentre in altri mostrano delle spiagge pianeggianti. Rispetto alle altre isole che formano l’arcipelago, Filicudi presenta sicuramente un aspetto più selvaggio evidenziato anche da un’assenza di tecnologia avanzata. Per questo motivo, dunque, è consigliato arrivare muniti di qualsiasi elemento necessario come caricabatterie e prese per rimanere in contatto con il mondo esterno. Non è raro, però, trovarsi davanti  ad una completa assenza di campo per quanto riguarda i cellulari. Molto, infatti, dipende dal tipo di gestore utilizzato. Nel caso, però, ci si trovasse di fronte a questa evenienza, il consiglio è di affrontarla e prendela come un’occasione veramente unica per tornare ad uno stato maggiormente a contatto con il mondo e la natura che ci circonda.

Detto questo, dunque, è chiaro che, il più delle volte, non si sbarca a Filicudi alla ricerca di comodità estreme. Gli amanti della natura e della tranquillità, infatti, trovano in quest’isola il luogo migliore per rigenerare l’animo e lo sguardo. Molte, infatti, sono le bellezze che Filicudi può offrire ad uno sguardo attento e curioso. Ovviamente ci si riferisce sempre a delle formazioni geologiche e naturali createsi con il tempo e l’ausilio dell’azione del mare. Tra questo monumenti geologici si ricorda la Grotta del Maccatore e quella già citata del Bue Marino dove, non molti anni fa, viveva una colonia di leoni marini.

Tra le bellezze di questa isola, poi, si deve ricordare soprattutto la spiaggia delle Punte di Filicudi. Questa si colloca sull’estremità meridionale dell’isola ed è possibile raggiungerla attraverso un sentiero particolarmente caratteristico che parte da Filicudi Porto. Per quanto riguarda la sua conformazione, poi, questa è caratterizzata da dei ciottoli grossi e tondi tutti di origine vulcanica e levigati dall’azione del mare.

Il fondale, poi, si immerge in profondità a pochi metri dalla riva, per questo è consigliata soprattutto agli esperti nuotatori e a chi non ha bambini piccoli. Per finire, poi, si ricorda che la spiaggia delle Punte non è attrezzata, per questo motivo è opportuno recarsi con tutto l’occorrente necessario tra viveri e ombrellone.

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Spiaggia della Riserva Foce dell’Irminio di Scicli – Recensione e Opinioni

Se si vuole avere l’opportunità di ammirare le coste siciliane nella loro naturalezza come apparivano in origine, è consigliabile percorrere il tratto di litorale collocato tra Marina di Ragusa e Donnalucata. In questo luogo si trova anche il fiume Irminio, al centro di antiche tradizioni e di una moderna tutela della zona. Risulta essere ormai comprovato da riferimenti storici che la foce del fiume veniva utilizzata nell’epoca greca e romana come scalo, rifugio e porto canale.

Successivamente, poi, nell’anno mille, alcune vicende climatiche hanno mutato l’aspetto di questo tratto di costa, andando a creare l’attuale situazione. Nello specifico si è assistito ad un massiccio disboscamento e al successivo insabbiamento con la scomparsa del porto e la formazione di dune litoranee caratterizzate da una fitta vegetazione. La Macchia, poi, ha subito una netta diminuzione a causa delle opere di bonifica e dello sfruttamento agricolo delle dune stesso. Tutto questo fino a quando, nel 1981, la zona è stata considerata di valore storico culturale e scientifico grazie ad un provvedimento legislativo. Da quel momento nasce la così detta Riserva Naturale del fiume Irminio. Il territorio della riserva si divide, principalmente, in due sone, Pre Riserva e Riserva. Nella seconda è compresa la zona di maggior rilievo storico ed ambientale, visto che l’ecosistema è conservato in modo pressoché originale. In particolare qui si colloca gran parte dell’arenile sabbioso che ingloba parte del corso e della foce del fiume Irminio.

Risulta essere proprio in questo contesto che è possibile ammirare la distesa della spiaggia della Riserva Foce dell’Irminio. Questa si trova a quattro chilometri, più o meno, da Donnalucata e poco distante dalla frazione di Plaia Grande. Questo tratto di spiaggia è particolarmente apprezzato perché è tra i pochi a non subire il sovraffollamento e l’attacco di strutture balneari.

In questo modo, dunque, il litorale si presenta in modo del tutto incontaminato, caratterizzato dalla secolare presenza di dune ed anche da una macchia Mediterranea praticamente integra. Unico aspetto negativo per i turisti, ma positivo per il mantenimento della bellezza di questa zona, è il divieto di balneazione nelle acque che bagnano la costa, visto che si trova nel cuore della riserva naturale a cui abbiamo fatto riferimento.

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Spiaggia dei Conigli di Lampedusa – Recensione e Opinioni

Posizionata sulla costa sud ovest di Lampedusa, la spiaggia dei Conigli si trova nell’isola omonima che fa parte dell’arcipelago delle Isole Pelagie. L’Isola dei Conigli si trova infatti a pochi metri dalla costa di Lampedusa ed è un luogo incantevole visitato ogni anno da tantissimi turisti che accorrono per vivere qui un’esperienza unica, attratti dalla sabbia bianchissima e dalla presenza di una variegata e spettacolare fauna marina.

Immersa all’interno di un’ampia baia dove si possono trovare animali molto rari come il gabbiano reale e una tipologia di lucertole presenti solo in questo posto e in alcune zone della costa africana, l’Isola dei Conigli è una piccola isola del tutto incontaminata, un autentico fiore all’occhiello della Riserva Naturale Orientata Isola di Lampedusa e gestita dal 1995 da Legambiente. La spiaggia è aperta al pubblico dalle 08.30 alle 19.30.

L’Isola dei Conigli è raggiungibile facilmente dal centro abitato anche con i mezzi pubblici. La spiaggia dista circa 4,5 km dal paese e si raggiunge percorrendo prima la strada di Capo Ponente e dopo aver parcheggiato la macchina o lo scooter si procede a piedi lungo una stradina sterrata in discesa per alcune centinaia di metri. Il percorso a piedi richiede almeno 15 minuti di cammino e porta ad un punto panoramico dal quale si apre una magnifica vista sulla spiaggia più bella del Mediterraneo. Si tratta di una sorta di terrazza naturale è possibile ammirare i colori unici del mare della Tabaccara. Proseguendo il percorso ancora per circa 300 metri si arriva alla spiaggia vera e propria.

La spiaggia è libera e non vi sono servizi, ma è meta ideale per escursioni in gommone, canoa o altra piccola imbarcazione, così come per gli appassionati di immersioni.

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Spiaggia delle Fumarole di Vulcano – Recensione e Opinioni

Accanto alle altre isole che formano l’arcipelago delle Eolie, esiste una terra dalle origini mitologiche. In questo luogo, infatti, si narra che vivesse Efeso, impegnato a lavorare nelle sue fucine collocate nella profondità della terra. L’isola in questione si chiama Vulcano e si trova al largo della costa settentrionale siciliana nella provincia di Messina.

Attualmente si tratta di una delle mete preferite dal turismo desideroso di scoprire le bellezze naturali della Sicilia, esercitando sui suoi ospiti un fascino veramente unico. Il segreto di questo scoglio largo 21 chilometri quadrati risiede nella tradizione del racconto mitologico che, oltre ad esercitare il suo peso culturale,caratterizza profondamente la morfologia e l’atmosfera del luogo. Ovviamente alla fermata degli aliscafi non si presenteranno ad accogliere la massa dei turisti la terribile divinità del fuoco e il suo esercito di ciclopi. Nonostante questo, però, le manifestazioni di natura vulcanica, gli ammassi lavici presenti sulle spiagge e l’arenile scuro caratterizzano profondamente l’aspetto dell’isola, ricordando costantemente i suoi trascorsi mitologici.

Da tutto questo si comprende che chi approda a Vulcano non lo fa certo per puro caso. Tolto, infatti, la casistica di un turismo mordi e fuggi particolarmente intenso soprattutto nei mesi estivi di alta stagione, nell’isola si ritorna per godere pienamente di un’ambientazione particolare caratterizzata dalle piscine di fanghi caldi naturali e dalle spiagge delle fumarole. In modo particolare queste ultime rappresentano una vera e propria attrazione naturale votata al riposo di chi si immerge nelle acque. Queste, infatti, sono caratterizzate da un mare decisamente caldo grazie alla presenza di bolle di vapore sulfureo. Oltre a questo, poi, la zona, circondata da monti ricoperti da una fitta vegetazione, è percorsa da una sabbia piuttosto scura e bagnata da un’acqua cristallina. Anche per questo motivo, dunque, risulta essere particolarmente piacevole immergersi, godendo a pieno degli effetti di queste fumarole attive che arrivano anche a qualche metro sotto il livello del mare. Per garantire, poi, il benessere di chi vuole provare l’esperienza delle fumarole, la spiaggia è perfettamente attrezzata e si trova in una posizione comoda, ossia nelle vicinanze dei due principali porti, di Levante e di Ponente.

Concludiamo con un consiglio. Sarebbe opportuno sottoporsi a questi bagni caldi e alle sedute di fanghi dopo un controllo. Per chi, per esempio, soffre di pressione bassa, questa esposizione al caldo potrebbe non essere particolarmente consigliata. Oltre a questo, poi, si sconsiglia di scendere in spiaggia nei giorni in cui soffia prepotente il maestrale. Questo, infatti, rende ancora più pungente l’odore di zolfo, rendendolo poco sopportabile.

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