Spiaggia delle Fumarole di Vulcano – Recensione e Opinioni

 

Accanto alle altre isole che formano l’arcipelago delle Eolie, esiste una terra dalle origini mitologiche. In questo luogo, infatti, si narra che vivesse Efeso, impegnato a lavorare nelle sue fucine collocate nella profondità della terra. L’isola in questione si chiama Vulcano e si trova al largo della costa settentrionale siciliana nella provincia di Messina.

Attualmente si tratta di una delle mete preferite dal turismo desideroso di scoprire le bellezze naturali della Sicilia, esercitando sui suoi ospiti un fascino veramente unico. Il segreto di questo scoglio largo 21 chilometri quadrati risiede nella tradizione del racconto mitologico che, oltre ad esercitare il suo peso culturale,caratterizza profondamente la morfologia e l’atmosfera del luogo. Ovviamente alla fermata degli aliscafi non si presenteranno ad accogliere la massa dei turisti la terribile divinità del fuoco e il suo esercito di ciclopi. Nonostante questo, però, le manifestazioni di natura vulcanica, gli ammassi lavici presenti sulle spiagge e l’arenile scuro caratterizzano profondamente l’aspetto dell’isola, ricordando costantemente i suoi trascorsi mitologici.

Da tutto questo si comprende che chi approda a Vulcano non lo fa certo per puro caso. Tolto, infatti, la casistica di un turismo mordi e fuggi particolarmente intenso soprattutto nei mesi estivi di alta stagione, nell’isola si ritorna per godere pienamente di un’ambientazione particolare caratterizzata dalle piscine di fanghi caldi naturali e dalle spiagge delle fumarole. In modo particolare queste ultime rappresentano una vera e propria attrazione naturale votata al riposo di chi si immerge nelle acque. Queste, infatti, sono caratterizzate da un mare decisamente caldo grazie alla presenza di bolle di vapore sulfureo. Oltre a questo, poi, la zona, circondata da monti ricoperti da una fitta vegetazione, è percorsa da una sabbia piuttosto scura e bagnata da un’acqua cristallina. Anche per questo motivo, dunque, risulta essere particolarmente piacevole immergersi, godendo a pieno degli effetti di queste fumarole attive che arrivano anche a qualche metro sotto il livello del mare. Per garantire, poi, il benessere di chi vuole provare l’esperienza delle fumarole, la spiaggia è perfettamente attrezzata e si trova in una posizione comoda, ossia nelle vicinanze dei due principali porti, di Levante e di Ponente.

Concludiamo con un consiglio. Sarebbe opportuno sottoporsi a questi bagni caldi e alle sedute di fanghi dopo un controllo. Per chi, per esempio, soffre di pressione bassa, questa esposizione al caldo potrebbe non essere particolarmente consigliata. Oltre a questo, poi, si sconsiglia di scendere in spiaggia nei giorni in cui soffia prepotente il maestrale. Questo, infatti, rende ancora più pungente l’odore di zolfo, rendendolo poco sopportabile.

Spiaggia Cirica di Ispica – Recensione e Opinioni

 

Conosciuta anche con il nome di Ciricà, la spiaggia di Cirica si distende sulla punta sud orientale della Sicilia, a circa una decina di chilometri da Ispica e all’interno del tratto costiero che caratterizza tutto il comune di cui fa parte. Questa bellissima spiaggia fa parte di un tratto di costa che è stato premiato per la qualità della sua acqua e per i servizi offerti. Infatti, si trova nelle vicinanze della spiaggia di Santa Maria del Focallo, a cui è stata conferito lo stesso riconoscimento, e nella parte opposta della Riserva naturale orientata Pantani della Sicilia Sud Orientale.

La spiaggia di Ispica si distingue per il suo susseguirsi di insenature rocciose scavate da grotte alternate a calette di sabbia dorata e finissima. Tutto il tratto della costa che da punta Ciriga arriva fino a punta Castellazzo è caratterizzata da scogliere di Marne calcaree e offre al visitatore uno spettacolo dalla bellezza indescrivibile. Il mare, dai colori cangianti che tendono al turchese, è particolarmente trasparente e cristallino, e a tratti affiorano faraglioni di pietra calcarea che rendono il paesaggio molto suggestivo. Tra le varie conformazioni della falesia sono famosi lo scoglio Iannuzzo e i Faraglioni, che formano con la spiaggia antistante un’attrazione piuttosto apprezzata dai visitatori. I faraglioni sono ricoperti sulla cima dalla vegetazione ed è impossibile raggiungere la sommità senza un equipaggiamento adeguato. Le calette sono quasi tutte accessibili facilmente e da un punto di vista naturalistico questa zona è molto più suggestiva e affascinante di tutto il tratto di costa.

La spiaggia Cirica di Ispica è raggiungibile in auto percorrendo la strada provinciale che da Pachino conduce a Pozzallo. Giunti dalle parti del paese di Marza ci si addentra fra gli acquitrini di una zona umida protetta e ci si dirige verso la costa fino ad avvicinarsi ad un centinaio di metri da un costone posto a strapiombo sulla spiaggia. Parcheggiare e percorrere a piedi dei sentieri fino a raggiungere la spiaggia.

La spiaggia è completamente libera e non vi sono servizi. In compenso è un posto inusuale e si può godere di una natura incontaminata. I fondali offrono un particolare itinerario subacqueo in cui è possibile ammirare relitti di navi del periodo secentesco. Inoltre, sono particolarmente ricchi di cernie, orate spigole e saraghi e crea stupende scenografie dalla bellezza notevole.

Spiaggia della Riserva del Belice – Recensione e Opinioni

 

Tra le eccellenze naturalistiche italiane c’è la riserva del Belice. Questa si trova in Sicilia e, più precisamente, al confine tra i comuni di Castelvetrano e Menfi, che si trovano nel territorio della provincia di Trapani e di Agrigento.

Nel 1984 la zona è stata trasformata in riserva naturale protetta per garantire la ricostituzione delle formazioni dunali, della fauna e della flora tipica dei paesaggi sabbiosi. Oltre a questo, poi, la riserva è caratterizzata al suo interno anche da ambienti molto diversi come le dune, appena citate, la foce del fiume con la sua vegetazione palustre, e la macchia mediterranea sempreverde che si trova più all’interno.

A caratterizzare in modo evidente la riserva, come è facilmente evidenziato dal suo nome, è la presenza del fiume Belice, uno dei più importanti di tutta la provincia di Trapani ed anche il maggiore dei tre fiumi che bagnano tutto il territorio di Selinute. Inoltre non tutti sanno che il fiume Belice è stato navigabile per un lungo tratto, rappresentando una via di comunicazione importante per collegare l’entroterra e la costa. A dimostrazione di questo, infatti, sono stati ritrovati dei reperti archeologici di insediamenti che vanno dall’epoca preistorica al Medioevo. Oltre a questo e al Mulino vecchio, di origine romana, il fiore all’occhiello della riserva del Belice è rappresentato anche dal litorale che si estende dalla marina di Selinute a Porto Palo. Il tratto di spiaggia, in modo particolare si trova a circa 12 chilometri dal comune di Castelvetrano. Al suo interno, poi, si trovano proprio quelle formazioni dunali protette dalla riserva e fondamentali per creare l’habitat naturale per diverse specie floristiche e faunistiche.

Tra le spiagge più conosciute e apprezzate c’è quella di Marina di Selinute, che si trova all’interno di un golfo tra la foce del fiume Belice e quella del fiume Selino. In questo caso ci si trova di fronte ad un tratto di spiaggia incontaminata e bagnata da un mare cristallino, a est di Marina di Selinute, poi, si estende anche la spiaggia che arriva fino al promontorio di Porto Palo di Menfi. In questo caso, però, ci si trova di fronte a dei litorali attrezzati che si trovano sotto l’acropoli, con il tempio di Era a sovrastare, o all’interno della riserva naturale.

Spiaggia di Ciotta di Palma di Montechiaro – Recensione e Opinioni

 

Posizionata nella parte centro meridionale della Sicilia, la spiaggia di Ciotta si estende presso la frazione omonima, a circa 7 Km da Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento. Si tratta di una bella spiaggia di sabbia chiara e fine, resa ancora più suggestiva dalla vicinanza di una torre di avvistamento aragonese. Il litorale è bagnato da un mare bellissimo, cristallino e trasparente, con sfumature che spaziano dal verde all’azzurro, brillanti sotto i raggi del sole.

Affascinante e incantevole, questa parte della zona costiera, delineata a tratti alternati da spiagge sabbiose, scogliere e insenature, è una località particolarmente attrattiva, che offre un paesaggio in cui fa da padrona la natura primitiva e incontaminata. Tante le località deliziosa da visitare che si susseguono in questo tratto, a cominciare da Ciotta, Vincenzina, Facciomare, A sicca, Roccatenna, che con i loro sapori immutati deliziano i turisti offrendo acque trasparenti e la magica atmosfera dei luoghi solitari dove il tempo sembra essersi fermato.

Respirare gli odori e i profumi dell’ambiente retrostante suscita intense emozioni e coinvolge i sensi e l’anima dei visitatori.

La spiaggia di Ciotta è raggiungibile in auto percorrendo la SS115 tra Palma di Montechiaro e Licata. La frazione omonima si trova a 30 minuti da Agrigento.

Il litorale dove si estende la spiaggia, che va da Torre di Gaffe fino a Ciotta, è molto attrezzato e sono disponibili lettini e ombrelloni a noleggio.

Addentrandosi nel litorale di Palma di Montechiaro lo scenario naturale comincia a cambiare e il litorale sabbioso cede il posto gradualmente a quello roccioso, dando luogo ad un paesaggio suggestivo di scogliere colorate che scendono dolcemente verso il mare. Questo punto si chiama Marina di Palma e qui è presente una spiaggetta accanto alla quale sorge un delizioso porticciolo da dove si può avvistare la Torre San Carlo. Insieme a Naro e a Favara Palma di Montechiaro è parte di un percorso ideale tra cultura, arte e storia.

Spiaggia della Pizzuta di Noto – Recensione e Opinioni

 

In Sicilia è possibile godere allo stesso tempo della bellezza barocca dell’architettura, delle origini antiche di reperti archeologici e della bellezza di un mare cristallino. La Sicilia riesce ad unire tutti questi elementi armonizzandoli in un insieme straordinario che si sintetizza, in modo particolare, nella zona del siracusano. In questo luogo, infatti, risplende una vera e propria gemma del barocco rappresentata dalla città di Noto, diventata patrimonio dell’Unesco insieme a Caltagirone, Militello, Catania, Modica, Palazzolo, Ragusa e Scicli.

Questo è dovuto soprattutto dal fatto che a Noto si respira aria di barocco romano, caratterizzato da luminose architetture dalla tinta color miele. Ad arricchire ancora di più la bellezza di questa città, poi, contribuisce anche la spiaggia della Pizzuta, facilmente raggiungibile da Noto. Questa si estende lungo la costa sud orientale della Sicilia, a sud di Noto, come abbiamo già detto, presso la frazione di Eloro. Si tratta di una distesa composta di sabbia soffice che delimita un tratto di mare particolarmente azzurro e cristallino. Il suo fondale, poi, degrada dolcemente e lentamente verso il largo. Questa caratteristica rende la spiaggia della Pizzuta di Noto una meta particolarmente apprezzata anche da chi ha scarse capacità nel nuoto o da chi vuole godere di queste bellezza con i propri bambini. Il litorale, inoltre, è raggiungibile a piedi o grazie alle due ruote attraverso un sentiero che si estende all’interno della classica macchia mediterranea.

Risulta essere ricordare, poi, che la spiaggia della Pizzuta di Noto è completamente libera e non presenta strutture di carattere balneare. Questo è dovuto soprattutto alla necessità e alla volontà dei residenti di preservare una bellezza naturale veramente unica e alla vicinanza al sito archeologico di Eloro. Per questo motivo, dunque, è importante munirsi di tutto il necessario per trascorrere al meglio una tranquilla giornata in questa baia dalla sabbia dorata.

Nel corso degli ultimi anni, poi, questo tratto di spiaggia è stata al centro di molte battaglie da parte dei cittadini per arrestare le ambizioni di espansione di alcuni speculatori edilizi. In modo particolare il pericolo più grande è stato rappresentato dal progetto di uno stabilimento balneare di tremila metri quadri. Per il momento, gli sforzi concentrati hanno permesso che la spiaggia di Pizzuta continuasse a rimanere ancora incontaminata proteggendo e godendo il valore storico della presenza del promontorio.