Tra le eccellenze naturalistiche italiane c’è la riserva del Belice. Questa si trova in Sicilia e, più precisamente, al confine tra i comuni di Castelvetrano e Menfi, che si trovano nel territorio della provincia di Trapani e di Agrigento.
Nel 1984 la zona è stata trasformata in riserva naturale protetta per garantire la ricostituzione delle formazioni dunali, della fauna e della flora tipica dei paesaggi sabbiosi. Oltre a questo, poi, la riserva è caratterizzata al suo interno anche da ambienti molto diversi come le dune, appena citate, la foce del fiume con la sua vegetazione palustre, e la macchia mediterranea sempreverde che si trova più all’interno.
A caratterizzare in modo evidente la riserva, come è facilmente evidenziato dal suo nome, è la presenza del fiume Belice, uno dei più importanti di tutta la provincia di Trapani ed anche il maggiore dei tre fiumi che bagnano tutto il territorio di Selinute. Inoltre non tutti sanno che il fiume Belice è stato navigabile per un lungo tratto, rappresentando una via di comunicazione importante per collegare l’entroterra e la costa. A dimostrazione di questo, infatti, sono stati ritrovati dei reperti archeologici di insediamenti che vanno dall’epoca preistorica al Medioevo. Oltre a questo e al Mulino vecchio, di origine romana, il fiore all’occhiello della riserva del Belice è rappresentato anche dal litorale che si estende dalla marina di Selinute a Porto Palo. Il tratto di spiaggia, in modo particolare si trova a circa 12 chilometri dal comune di Castelvetrano. Al suo interno, poi, si trovano proprio quelle formazioni dunali protette dalla riserva e fondamentali per creare l’habitat naturale per diverse specie floristiche e faunistiche.
Tra le spiagge più conosciute e apprezzate c’è quella di Marina di Selinute, che si trova all’interno di un golfo tra la foce del fiume Belice e quella del fiume Selino. In questo caso ci si trova di fronte ad un tratto di spiaggia incontaminata e bagnata da un mare cristallino, a est di Marina di Selinute, poi, si estende anche la spiaggia che arriva fino al promontorio di Porto Palo di Menfi. In questo caso, però, ci si trova di fronte a dei litorali attrezzati che si trovano sotto l’acropoli, con il tempio di Era a sovrastare, o all’interno della riserva naturale.